La situazione attuale legata alla pandemia è difficile, lo è per la vita quotidiana, per il lavoro, la scuola e le attività dei più giovani, ma c’è un altro grave problema.
La configurazione dell’Ospedale di Cremona, unico ospedale pubblico cittadino, come hub COVID, rischia di rallentare tutte le fasi che riguardano le malattie tumorali, dalla diagnosi alla cura.
Già nella prima ondata di Marzo-Aprile, il rallentamento della fase diagnostica dei tumori per servizi chiusi quali chirurgie, endoscopie, radiologia, ha determinato ritardi nella cura e la difficoltà di accesso dei pazienti ai servizi oncologici.
Non vogliamo che succeda nuovamente! Il cancro è una malattia che per sua definizione non aspetta, non concede tempo!
MEDeA a nome di tutti, pazienti, volontari e sostenitori chiede che l’ASST conservi percorsi dedicati e “puliti” dove si possa essere visitati e curati in sicurezza, chi è malato di tumore o sospetta di aver contratto la malattia deve poter affrontare il suo percorso con il miglior stato d’animo possibile.
Preoccupano rinvii per controlli radiologici o endoscopici, interventi e biopsie non eseguiti.
I PAZIENTI E LE PREOCCUPAZIONI
La salute pubblica, la tranquillità di chi sta già affrontando un percorso difficile e che deve affrontare il cancro non devono subire il disagio ulteriore della preoccupazione generata dal COVID, il virus deve essere bloccato e i pazienti devono essere tutelati in tutti i modi possibili.
Spesso gli specialisti oncologici vengono impiegati nei reparti COVID, il problema è che la malattia tumorale, i pazienti vanno seguiti da specialisti competenti che conoscono l’evoluzione della malattia e dalla parte del malato avere una figura professionale fidata aiuta a mantenere uno stato d’animo che aiuta a rimanere quanto più sereni possibile.
IL PROGETTO DOMONCOVID
MEDeA, insieme all’ASST e Uniti per Cremona, ha sostenuto progetto e finanziamento dell’Assistenza domiciliare dei pazienti oncologici COVID positivi, il progetto denominato DOMONCOVID è nato durante la prima ondata della Pandemia perché crediamo che un malato di tumore sia più a suo agio, si senta più sicuro e protetto nel poter restare al proprio domicilio evitando di frequentare l’ospedale che in quel periodo era destinato a gestire i malati di COVID.
IL PROGETTO ONCOHOME
Oggi sosteniamo il Progetto dell’Oncologia ONCOHOME, che continua l’assistenza a domicilio dei pazienti oncologici, indipendentemente dal COVID. È importante che questa assistenza domiciliare, anche cura oncologica con distribuzione di farmaci, possa proseguire ed essere incentivata.
Benessere e sicurezza dei pazienti, conoscenza del percorso e dell’evoluzione della malattia, progetti a sostegno dei malati di cancro, ecco perchè l’Oncologia di Cremona ha bisogno di personale sufficiente!
Il diritto alle cure e all’assistenza dei pazienti e malati di tumore deve essere garantita anche durante una Pandemia.